Professional tetto - pannelli fotovoltaici - isolamento tetti
INSTALLATORI IMPIANTI FOTOVOLTAICI - RIFACIMENTO E ISOLAMENTO TETTI - SMALTIMENTO ETERNIT - LUCERNARI
Domande & Risposte
Le risposte alle domande più frequenti alle quali siamo sottoposti
GENERICHE
Ho bisogno di un vostro preventivo, quanto mi può costare ?
I nostri preventivi sono gratuiti, previo sopralluogo gratuito, in tutta Brescia, Bergamo, Milano, Mantova, Cremona, Verona, Como, Varese, Padova e provincia.
Chi si occupa dello smaltimento del materiale residuo dei vostri lavori ?
A fine lavori la nostra ditta si occuperà dello smaltimento del materiale in eccesso dei lavori da noi svolti.
FOTOVOLTAICO
Vorrei installare dei pannelli fotovoltaici, ho bisogno di un vostro preventivo, quanto mi può costare ?
I nostri preventivi sono gratuiti, previo sopralluogo gratuito, in tutta Brescia, Bergamo, Milano, Mantova, Cremona, Verona, Como, Varese, Padova e provincia.
Vorrei sapere il prezzo di un impianto fotovoltaico da 4,5kwp adatto per abitazioni civili.
In questi giorni la ProfessionalTetto ha in corso una promozione proprio sugli impianti fotovoltaici da 4,5Kwp chiavi in mano, vedi cosa comprende l'offerta.,   vedi cosa comprende l'offerta.
Vorrei installare dei pannelli fotovoltaici ma non so nulla al riguardo.
Nessun problema. La Professional Tetto offre servizio di consulenza preliminare iniziale dove verrà individuato l'impianto più idoneo alle vostre esigenze, in base alla conformazione del vostro tetto e alla potenza necessaria.
Per un impianto fotovoltaico quanti mq mi servono ?
Per un impianto fotovoltaico complanare alla falda di copertura servono circa 7 mq ogni kWp installato, mentre per installazioni su cavalletti (tetto piano) sono necessari circa 13 mq ogni kWp.
Se non ho la falda rivolta verso sud, posso installare ugualmente un impianto fotovoltaico ?
Sì, anche avendo la falda rivolta verso est/ovest si può installare un impianto fotovoltaico limitando la perdita ad un 20/25%. Si dovranno quindi installare più moduli per ottenere produzioni equivalente a quelle attese dallo stesso impianto installato in condizioni ottimali.
Una volta posati i pannelli solari fotovoltaici, ho bisogno del mio elettricista ?
No pensiamo a tutto noi dall'installazione al collegamento elettrico dei pannelli fotovoltaici con test e collaudo finale dell'impianto.
Dove passate con i cavi dal tetto ai locali dove installeremo i quadri di protezione ?
Per il passaggio dei cavi, se non c’è nessuna predisposizione esistente, solitamente si passa esternamente,installando una canalina in pvc. Un’altra buona alternativa può essere un finto pluviale o all’occorrenza si può fare una spaccatura e murare una tubazione.
Ci pensate voi a chiamare l’Enel per l’allacciamento ?
Sì. Per la richiesta di allacciamento ci pensiamo noi; il nostro studio tecnico pensa a tutte le pratiche burocratiche per l'allacciamento con il gestore di rete elettrica qualunque esso sia..
Per un’abitazione quanti kw devo installare ?
Un impianto fotovoltaico di un'abitazione va calcolato in modo da coprire almeno il fabbisogno annuo dell'abitazione, tenendo presente che per ogni kw installato si hanno in media 1.100 kw di produzione annua. I nostri preventivi sono accompagnati da una relazione tecnica nella quale vi verrà prospettata la produzione dell'impianto.
Come faccio ad accumulare l'energia che non consumo ?
Lo scambio sul posto permette di scambiare energia con la rete cedendola durante le ore diurne ed assorbendola nelle ore notturne. Gli scambi di energia vengono contabilizzati, monetizzati e conguagliati annualmente dal gestore di rete.
Esistono sistemi di accumulo per non dover scambiare energia con la rete ?
Sistemi di accumulo a batterie esistono e vengono utilizzati per impianti stand alone ovvero in assenza di rete elettrica. Tuttavia, il costo delle batterie e la durata limitata negli anni, non lo rendono un sistema conveniente qualora vi sia la possibilità di interfacciarsi con la rete elettrica e sfruttare lo scambio sul posto.
L’impianto fotovoltaico sul tetto va integrato a "scomparsa" nelle tegole ?
Il nuovo conto energia non divide più la tariffa tra impianti integrati e impianti parzialmente integrati, quindi l’installazione va solitamente sopra la copertura esistente, coppi ,tegole... tranne nei casi in cui ci sono vincoli paesaggistici ed il Comune obbliga ad installare un impianto integrato.
Installando dei pannelli fotovoltaici sul tetto della mia abitazione, non ho rischi di infiltrazione d'acqua ?
No. La Professional Tetto, essendo una ditta da anni altamente specializzata nelle coperture di edifici ( rifacimento e sistemazione tetti ) , garantisce che non ci sarà alcun rischio di infiltrazione d'acqua nella vostra abitazione.
I pannelli fotovoltaici hanno bisogno di manutenzione?
L'impianto fotovoltaico non necessita di una manutenzione particolare anche se è bene, per il corretto funzionamento dell'impianto stesso e per una resa sempre ottimale, programmare annualmente un checkup completo dell'impianto, una controllata all'inverter e una pulizia ai pannelli fotovoltaici. Una manutenzione straordinaria è invece caldamente consigliata dopo i 15-20 anni . Noi della Professional Tetto offriamo in tal senso, dei contratti di manutenzione e assistenza annuale post vendita
Per la realizzazione di un impianto residenziale dai 2 ai 6 kw quanti giorni impiegate ?
Le stime sono all'incirca di 2/3 giorni lavorativi
Mi interesserebbe da voi solo il servizio di installazione visto che ho già acquistato i moduli fotovoltaici e l'inverter.
Non c'è problema, diverse aziende, potendo contare sulla nostra competenza e professionalità, ci commissionano l'installazione di impianti presso loro clienti.
Se dovessi decidere di installarmi l'impianto fotovoltaico da solo, voi mi fornireste il materiale ?
Sì, noi forniamo materiali e servizio di pratiche burocratiche anche se non installiamo noi l’impianto.
I vostri pannelli solari fotovoltaici sono garantiti ?
I nostri prodotti sono delle migliori marche e sono tutti garantiti. La Professionaltetto offre solo prodotti garantiti di qualità.
Se dovessi rifare sia il tetto che posare un impianto fotovoltaico, avrei un’unica impresa che fa tutto ?
Sì, nel caso dovreste fare un intervento sia di rifacimento tetto, sia di un impianto fotovoltaico, avrete un’unica impresa che farebbe entrambe i lavori.
Che incentivi sono previsti per chi decide di realizzare un impianto fotovoltaico ?
La realizzazione dell'impianto fotovoltaico si configura come ristrutturazione dell'impianto elettrico e permette di accedere alle detrazioni del 50%.
Cos'è il Revamping?
Revamping è un intervento di miglioramento di un impianto fotovoltaico in esercizio. A distanza di anni dalla messa in funzione può richiedere la sostituzione di alcuni componenti guasti o non più performanti, oppure può necessitare l'adeguamento o il condizionamento a standard o nuove norme previste.
Che differenza c'è fra accumuli in continua e accumuli in alternata?
Gli accumuli in continua sono installati fra il generatore fotovoltaico e l'inverter; L'installazione di tali sistemi richiede la modifica del regolamento di esercizio ENEL e l'aggiornamento della documentazione inviata a terna e GSE, possono beneficiare di eventuali finanziamenti a fondo perduto qualora venisse richiesto in fase di rendicontazione il regolamento di esercizio validato da ENEL. Gli accumuli in continua vengono invece installati fra il contatore di produzione e l'impianto domestico, sono in grado di funzionare anche in assenza di corrente lato RETE.
Quali sono le tipologie di accumulo presenti in commercio?
I sistemi di accumulo per impianti fotovoltaici possono essere integrati in inverter di nuova generazione o applicati ad inverter già installati, con batterie al Piombo-Acido batterie agli ioni di litio. Gli accumulatori con batterie al litio risultano essere ben più costosi rispetto a quelli al Piombo-Acido ma hanno percentuali di scarica programmabili fino all'80% (contro il 30-50% di quelle al Piombo-Acido), garantiscono una maggiore affidabilità nel tempo e sono più compatti ed efficienti. Infine, non necessitano di essere posizionati in locali areati in quanto durante la fase di carica non rilasciano gas come quelli al Piombo-Acido.
Per poter accedere al bando Regione Lombardia posso installare qualsiasi tipo di accumulo?
Per poter beneficiare di eventuali finanziamenti a fondo perduto quali quelli previsti dal bando Regione Lombardia è richiesto, in fase di rendicontazione finale, il regolamento di esercizio validato da ENEL. Sono pertanto incentivabili solo sistemi EC integrati all'inverter o applicati ad inverter esistenti (installati fra il generatore fotovoltaico e l'inverter) in quanto solo l'installazione di tali sistemi richiede la modifica del regolamento di esercizio ENEL e l'aggiornamento della documentazione inviata a terna e GSE.
Posso utilizzare il mio impianto fotovoltaico per caricare la batteria della mia autovettura ibrida ?
Certamente ma dovrai probabilmente ampliarlo in funzione dell'incremento dei consumi dovuti al maggior utilizzo di energia elettrica
Che dimensione deve avere l'impianto fotovoltaico per ricaricare la mia auto elettrica ?
L'impianto va dimensionato in modo da poter coprire i consumi annui dovuti alle normali utenze domestiche e alla ricarica della vettura elettrica in funzione di una realistica stima di utilizzo. Con autovetture plug-in (7/ 10 kWh di capacità) non è sempre necessario ricorrere a sistemi trifase e l'impianto non viene in genere dimensionato oltre i 6 kWp prevedendo eventualmente sistemi di accumulo per garantire la possibilità di ricarica della macchina nelle ore notturne. Con vetture elettriche pure e/o riscaldamento in pompa di calore i consumi sono molto più importanti e richiedono impianti fotovoltaici oltre i 6 kWp in trifase.
Per ricaricare una macchina elettrica mi serve un sistema trifase ?
Le batterie di buona parte delle auto plug-in presenti in commercio hanno capacità di 7 / 10 kWh e possono pertanto essere ricaricate in tempi ragionevoli con sistemi monofase. Diverso per le elettriche pure dove le capacità delle batterie superano i 60 kWh e richiedono colonnine di ricarica con erogazione in trifase al fine di ridurre i tempi di ricarica.
Qual è la colonnina di ricarica migliore ?
Esistono in commercio molte tipologie di colonnine per lo più simili. In genere la potenza di erogazione è programmabile per cui con la stessa colonnina è possibile erogare da 3 a 20 kWp in funzione della necessità e dell'impianto elettrico dell'utente. Alcune colonnine hanno poi software interni utili a modularne l'erogazione in funzione dei consumi dell'abitazione in modo da evitare picchi di consumo ed eventualmente ottimizzare l'autoconsumo da fotovoltaico.
Risparmio qualcosa se acquisto la colonnina contestualmente all'impianto fotovoltaico ?
Sicuramente sulla manodopera e potremmo ottimizzare il costo dei quadri prevedendo le protezioni necessarie alla colonnina nel quadro in alternata dell'impianto fotovoltaico.
MONITORAGGIO E MANUTENZIONE IMPIANTO FOTOVOLTAICO
Come faccio a capire se il mio impianto stà producendo correttamente ?
Per valutare la resa di un impianto fotovoltaico è necessario confrontare l'irraggiamento rilevabile utilizzando un solarimetro con la produzione dell'impianto.
L'impianto fotovoltaico ha bisogno di manutenzione ?
Ovviamente l'impianto ha bisogno di un minimo di manutenzione, commisurata alla dimensione dell'impianto ed alla resa economica attesa. Per impianti più piccoli è sufficiente una pulizia ogni due anni ed un controllo elettrico annuale mentre per impianti più grandi proponiamo contratti di manutenzione che prevedono anche due pulizie annuali e controlli semestrali.
Esistono sistemi di monitoraggio ?
Sistemi di monitoraggio da remoto vengono installati per monitorare impianti di medie e grandi dimensioni. Sistemi di questo tipo permettono di monitorare da remoto le produzioni istantanee dell'impianto e di attivare sistemi di allarmistica via mail o sms grazie ai quali il manutentore viene immediatamente allertato in caso di guasto o malfunzionamento.
Ho un impianto di piccola taglia, posso collegarlo al PC ?
Certo, sistemi di monitoraggio esistono anche per impianti di piccola taglia. In questo caso non servono tanto per ottimizzarne la manutenzione quanto per memorizzare lo storico delle produzioni e creare una serie di grafici per l'utente finale. Esistono sistemi di monitoraggio da remoto o in locale che permettono di proiettare l'andamento dell'impianto su PC, su display, monitor o tablet.
ogni quanto tempo è necessario pulire i pannelli fotovoltaici?
La cadenza delle pulizie deve essere valutata in funzione del contesto in cui l'impianto si colloca e della dimensione dell'impianto stesso. Per impianti di piccola taglia, ubicati in aree residenziali, spesso è sufficiente una pulizia ogni due anni mentre si arriva ad effettuare due interventi all'anno per impianti di grandi dimensioni ubicati in aree agricole o industriali, con depositi importanti di polveri e/o inquinanti sui moduli. Il numero degli interventi ed il relativo costo deve essere commisurato al beneficio economico derivante dalla maggior resa dell'impianto, saranno pertanto i nostri tecnici, a seguito di sopralluogo preliminare, a consigliare le modalità operative migliori al fine di formularvi la Nostra miglior offerta tecnico economica.
Che tipo di detergenti è meglio utilizzare per la pulizia dei moduli fotovoltaici?
Per la pulizia dei depositi che possono formarsi sui moduli non è necessario alcun detergente. L'utilizzo di acqua in pressione, eventualmente ad alta temperatura è più che sufficiente per garantire ottimi risultati senza dover impiegare prodotti detergenti che a volte si rivelano addirittura dannosi. Potrebbe invece essere utile utilizzare acqua demineralizzata che oltre ad essere un agente pulente molto efficiente risulta priva di impurità e sali. La sola acqua demineralizzata, combinata all'azione meccanica di una spazzola, è in grado di offrire un elevato grado di pulizia privo di residui e aloni.
TETTO
Il mio tetto è da rifare, ho bisogno di un vostro preventivo, quanto mi può costare ?
I nostri preventivi sono gratuiti, previo sopralluogo gratuito, in tutta Brescia, Bergamo, Milano, Mantova, Cremona, Verona, Como, Varese, Padova e provincia.
Il mio tetto è da rifare, ma mi piacerebbe rivolgermi ad un unica ditta che esegua tutto.
La Professional Tetto provvederà alla realizzazione o alla sistemazione del vostro tetto "chiavi in mano". Ci pensiamo a tutto noi, sbrighiamo pratiche, richieste di permessi, installazione di ponteggi, verifica e riparazione perdite, posa guaine, lavori di lattoneria, fornitura del materiale, smaltimento di materiale e eternit, pulizie di fine cantiere.
Ho un tetto di coppi e/o tegole in cotto e le falde a nord tendono a sfogliarsi e diventare verdi, cosa posso fare ?
La falda a nord è quella che prende meno sole e, se i coppi e/o le tegole sono posati su onduline o con malta, non c'è un flusso d'aria che li tiene asciutti accelerando così la loro degradazione. Realizzando un tetto ventilato , posando i coppi in maniera che l'aria fluisca sotto di essi, riusciremo ad evitare i rischi sopra citati.
Sul mio tetto ci sono i coppi però ho visto che durante gli anni scivolano verso la gronda, perché ? Cosa posso fare ?
I coppi durante gli anni tendono a scivolare verso il basso a causa delle vibrazioni e delle intemperie. Si possono bloccare in diversi modi: con ganci a S, con listoni e coppi con nasello.
Sono indeciso se sul mio tetto posare coppi o tegole in cotto oppure delle tegole in cemento. Cosa mi consigliate ?
Oggi giorno ci sono ottimi prodotti, sia coppi sia portoghesi in terracotta o tegole in cemento; dipende dai vostri gusti. Ciò che non va sottovalutato è il pacchetto di isolamento e/o ventilazione. Il manto di copertura è solo uno degli strati funzionali che permettono la realizzazione di un tetto efficiente.
Il mio tetto è da rifare, come faccio con lo smaltimento dei materiali ?
La Professional tetto provvederà a qualsiasi tipo di smaltimento dal cantiere quali: tegole,coppi,macerie varie,onduline,cartoni e legno. Ci avvaliamo anche di collaboratori per lo smaltimento di Eternit, comprese tutte le pratiche di procedure.
Se ho un tetto in eternit pensate voi allo smaltimento ?
Sì, se avete un tetto in eternit pensiamo noi allo smaltimento e alle pratiche Asl.
Ho notato alcuni coppi spostati percui il mio tetto è da "raccattare" ma visto che è un lavoro di soli 2 o 3 giorni non vorrei spendere per il ponteggio, cosa mi proponete ?
Per lavori di piccola entità la nostra ditta si avvale di sistemi di ancoraggio ,linea vita anticaduta dall’alto; fissando questi e con apposite imbragature si può lavorare in piena regola. Oppure montando staffe di protezione sul cornicione (tutti sistemi con certificazione).
TETTO ISOLATO e VENTILATO
Vorrei isolare e ventilare il mio tetto e ho bisogno di un vostro preventivo, quanto mi può costare
I nostri preventivi sono gratuiti, previo sopralluogo gratuito, in tutta Brescia, Bergamo, Milano, Mantova, Cremona, Verona, Como, Varese, Padova e provincia.
Che incentivi sono previsti per chi decide di isolare il tetto ?
Interventi di riqualificazione energetica quali l'isolamento delle coperture godono delle detrazioni fiscali del 65%. Il 65% dell'importo complessivo dei lavori verrà detratto dalle dichiarazioni dei redditi nei 10 anni successivi l'intervento.
Ma coibentando il solaio di copertura avrò un concreto risparmio ?
Il solaio di copertura è l'elemento che disperde maggior calore. Coibentandolo, si avrà un immediato risparmio in termini di riscaldamento degli ambienti sottostanti.
Vorrei isolare il mio tetto ma abito in una casa a schiera e mi trovo proprio in mezzo. Che soluzione mi proponete ?
Lei può isolare tranquillamente il suo tetto e sulle parti laterali confinanti con l'altro tetto, qualsiasi sia l'altezza, si possono mettere delle scossaline per raccordare le diverse altezze.
Vorrei rifare e isolare il tetto e alzandomi di parecchi centimetri dalla gronda ma non vorrei sostituirla visto che è ancora in buone condizioni, cosa mi proponete ?
Non necessariamente bisogna cambiare le gronde, possiamo realizzare lattonerie di raccordo.
Che isolante è meglio utilizzare per coibentare un tetto?
Non esiste un isolante migliore in assoluto. Ogni tipologia di isolante ha caratteristiche proprie che lo rendono più funzionale di altri in specifiche situazioni, vedi la nostra pagina dedicata.
Sono migliori poliuretani e polistireni o lane e fibre di legno ?
Hanno caratteristiche sicuramente diverse ma va valutato il contesto dell'intervento per definire la tipologia di isolante più appropriata. In linea di massima isolanti compatti quali poliuretani, EPS. XPS e stiferiti richiedono meno spessore per raggiungere ottimi valori di trasmittanza. Al contrario lane e fibre richiedono spessori maggiori ma hanno un miglior potere fono assorbente e migliore sfasamento termico, ragione per la quale si tende a privilegiarne l'utilizzo per ambienti direttamente a contato con il solaio di copertura e ove non vi siano problemi di altezza del pacchetto.
Come faccio a risolvere il problema del caldo in estate ?
Per migliorare il confort ambientale nelle stagioni più calde è necessario aumentare lo sfasamento termico della struttura ovvero le ore necessarie all'onda di calore per attraversare il pacchetto di coibentazione. Gli accorgimenti principali da adottare sono i seguenti:
- Utilizzare isolanti porosi quali lane minerali e fibre di legno;
- Prevedere una buona ventilazione sotto tegola grazie alla quale parte del calore può essere dissipato dai colmi ventilati;
- Utili un telo sotto tegola riflettenti.
Come faccio a ridurre i rumori che provengono dall'esterno ?
Per migliorare il potere fonoisolante di una struttura è consigliato utilizzare prodotti ad elevato peso specifico. Si sconsiglieranno pertanto isolanti leggeri quali poliuretani, EPS. XPS e stiferiti mentre si opterà per isolanti quali fibre di legno, celenit o prodotti più specifici come potrebbe essere un telogomma. La progettazione di un buon isolamento acustico è tuttavia ben più complessa e deve tenere conto della tipologia di rumore (aereo o di calpestio), della frequenza dei suoni e da altri fattori che i nostri tecnici valuteranno per poterti consigliare la soluzione migliore.
Come faccio ad isolare un sottotetto all'interno del quale non riuscirei a posizionare pannelli rigidi o stendere isolanti in rotoli in quanto difficilmente accessibile ?
In questo caso le consiglieremmo l'insufflaggio di poliuretano o fibra di cellulosa. Il poliuretano sarebbe calpestabile mentre la fibra di cellulosa non è calpestabile ma ha migliore sfasamento termico. Vedi la nostra pagina dedicata.
Isolando il tetto sul quale ho però un impianto fotovoltaico non potrebbe in futuro prendere fuoco?
Ove presenti impianti fotovoltaici consigliamo l'utilizzo di isolanti ignifughi quali le lane minerali. In alternativa è consigliabile installare i moduli su sotto vasche metalliche utili a confinare il sottostante pacchetto di coibentazione.
SMALTIMENTO ETERNIT
Che differenza c'è fra eternit e amianto ?
L'amianto è un materiale riconosciuto come "calcerogeno di classe 1", spesso erroneamente chiamato eternit dal nome della principale industria che produceva cemento amianto.
Come è stato utilizzato l'amianto in edilizia ?
In edilizia è possibile trovare amianto nelle coperture in cemento-amianto (con una concentrazione del 70% circa), grondaie e pluviali, coibentazione sottotetti (lane e feltri in amianto), canne fumarie, pavimenti in vinil-amianto, paratie e porte tagliafuoco, serbatoi e pozzi, tubi e condotte per acqua potabile e fognature.
L'amianto in edilizia è sempre pericoloso ?
La presenza di materiali contenenti amianto non comporta di per sé un pericolo. Materiali compatti quali le lastre in cemento-amianto, se in buono stato di conservazione, è altamente improbabile possano rilasciare fibre di amianto. Il rischio diventa invece apprezzabile per materiali obsoleti e/o danneggiati da eventi atmosferici, atti vandalici o altro.
Ho una copertura in eternit e la vorrei smaltire, quanto potrebbe costarmi un preventivo?
I nostri preventivi sono gratuiti, previo sopralluogo gratuito, in tutta Brescia, Bergamo, Milano, Mantova, Cremona, Verona, Como, Varese, Padova e provincia.
Lo smaltimento dell'eternit è obbligatorio ?
Non ancora, ad oggi è obbligatorio il censimento ovvero chi ha coperture in eternit ne deve dichiarare la presenza. Entro il 2015 si dovrà invece nominare un responsabile eternit a cui spetterà il compito di valutarne annualmente lo stato di conservazione, prescriverne l'incapsulamento o lo smaltimento qualora risulti ammalorato.
Come faccio a sapere se le lastre che ho sul tetto sono eternit o fibrocemento ecologico ?
Il divieto di commercializzazione dell'eternit risale al 1994 per cui, generalizzando, le coperture realizzate prima del 1994 sono realizzate in eternit mentre quelle realizzate successivamente a tale data non dovrebbero contenerne. I nostri tecnici possono aiutarvi a riconoscere la presenza di lastre in amianto ma è comunque possibile fare analizzare le lastre da laboratori specializzati per verificare con assoluta certezza l'eventuale presenza di fibre di amianto.
Quanto tempo occorre per poter ottenere le autorizzazioni necessarie alla rimozione ?
Il primo passo per poter procedere alla bonifica di siti all'interno del quale è presente amianto è la redazione di un piano di lavoro che viene immediatamente trasmesso alla competente SPISAL. Per manufatti a terra la bonifica può avvenire alla presentazione del piano di lavoro mentre per lastre di copertura o rivestimenti lo SPISAL ha 30 gg per richiedere integrazioni e/o fornire indicazioni e prescrizioni. Nell'arco di questi 30 gg non è possibile effettuare alcun tipo di lavorazione che preveda la manomissione dei manufatti in amianto. Per casi estremamente limitati e comunque a discrezione dei tecnici SPISAL è possibile richiedere procedure di urgenza e ridurre i tempi sopra indicati. A titolo esemplificativo detti casi possono riguardare situazioni a rischio igienico-sanitario tali da determinare l'esigenza di un intervento sollecito, situazioni in cui l'intervento sia soggetto a rilevanti vincoli organizzativi per garantire la continuità nell'erogazione di servizi essenziali, presenza di strutture o materiali danneggiati per i quali non sia procrastinabile l'intervento di messa in sicurezza al fine di evitare dispersione di fibre.
È vero che possono essere adottate misure piu' economiche, alternative alla rimozione ?
In alcuni casi, valutato lo stato di conservazione ed il contesto in cui si trova l'amianto, le lastre possono essere incapsulate o confinate senza rimuoverle ma evitando qualsiasi rischio derivante dall'eventuale dispersione di fibre. A fronte di un minor costo, tuttavia, è evidente lo svantaggio derivante dalla permanenza nell'edificio dell'amianto e la conseguente necessità di prevedere un programma di controllo e manutenzione utile a verificare negli anni l'incapsulamento o il confinamento che una volta deteriorati dovranno essere prontamente ripristinati.
Posso provvedere direttamente alla rimozione di manufatti contenenti amianto ?
Sostanzialmente è possibile quando il materiale non si trova in uno stato di degrado estremo, facilmente accessibile e in quantità ridotte. E' invece assolutamente sconsigliato in presenza di frammenti e/o polveri poiché presentano una grande quantità di fibre volatili facilmente inalabili. Si dovranno tuttavia verificare le normative locali che cambiano a seconda della regione rivolgendosi alle autorità locali per verificarne possibilità e modalità. In ogni caso l'eternit va trattato con idonei incapsulanti prima della rimozione. Una volta smontato evitandone la rottura va riposto in appositi sacchetti e sigillato facendo attenzione che i bordi delle lastre non sfondino la plastica dell'involucro. Una volta confinato potrà essere portato in discariche autorizzate al conferimento di rifiuti pericolosi quali l'amianto. Una volta ultimate le operazioni di bonifica gli operatori dovranno lavarsi accuratamente, ancora indossando stivali e tuta usa e getta. La mascherina protettiva andrà tenuta fino a che le polveri di amianto non saranno rese innocue.
LINEA VITA
Cosa sono le linee vita e i punti di ancoraggio?
Entrambi sono ancoraggi anticaduta a cui agganciare i dispositivi di protezione individuale di iii categoria, contro le cadute dall'alto. mentre la linea vita consente di muoversi longitudinalmente ler tutta la sua lunghezza, il punto di ancoraggio consente di muoversi nell'area circolare raggiungibile in base alla lunghezza del cordino e serve in genere per poter raggiungere le linea vita dal punto di accesso.
E' obbligatoria la certificazione della linea vita, sono necessari collaudi o revisioni periodiche?
Il produttore del sistema anticaduta ha l'obbligo di rilasciare una dichiarazione di conformità alla norma tecnica di riferimento uni en 795. l'impresa installatrice ha poi l'onere di verificare gli ancoraggi e la corretta posa in opera del sistema. Per quanto riguarda poi i controlli periodici, la normativa nazionale prevede almeno una revisione annuale del sistema o comunque prima dell'utilizzo qualora non sia stato utilizzato o revisionato da più tempo.
Ogni quanto tempo devo revisionare la linea vita?
Dipende dall'utilizzo che se ne fa: se viene utilizzata regolarmente è richiesta una verifica annuale mentre è sufficiente verificarlo prima del suo utilizzo qualora non venga utilizzata anche per diversi anni.
Chi deve mettere in sicurezza le coperture e che tipo di documentazione deve conservare?
L'obbligo di fare eseguire eventuali lavori in copertura garantendo la salute dei lavoratori grava sul proprietario in caso di proprietà privata, sull'amministratore in caso di condominio o sul titolare in caso di impresa.Il responsabile dovrà conservare e poter fornire a chi utilizza il sistema un'elaborato tecnico che ne illustri lo schema di realizzazione. dovrà po richiedere e conservare la dichiarazione di conformità relativa ai materiali, il manuale di uso e manutenzione, la dichiarazione di corretto montaggio, la verifica degli ancoranti della struttura a firma di tecnico abilitato.
Che tipo di fissaggio si usa per gli ancoraggi anti caduta?
Il metodi di fissaggio va valutato in funzione della tipologia di solaio sul quale si vuole installare la linea vita. il tecnico che redige il progetto della linea vita ha l'onere di indicare caratteristiche e dimensioni degli elementi di ancoraggio che possono essere piastra e contropiastra, resine bi-componente, tasselli o viti da legno, rivetti o morsetti.
Come faccio a sapere se le lastre che ho sul tetto sono eternit o fibrocemento ecologico ?
Il divieto di commercializzazione dell'eternit risale al 1994 per cui, generalizzando, le coperture realizzate prima del 1994 sono realizzate in eternit mentre quelle realizzate successivamente a tale data non dovrebbero contenerne. I nostri tecnici possono aiutarvi a riconoscere la presenza di lastre in amianto ma è comunque possibile fare analizzare le lastre da laboratori specializzati per verificare con assoluta certezza l'eventuale presenza di fibre di amianto.
Quanto dura una linea vita?
La linea vita è montata in copertura e pertanto costantemente soggetta ad intemperie pertanto la scelta nei materiali è fondamentale per garantire la durata del sistema negli anni. in genere si preferisce evitare la zincatura a freddo scegliendo elementi in acciaio inox o zincati a caldo, più costosi ma sicuramente più durevoli nel tempo.
Servono corsi specifici per il montaggio e l'utilizzo di una linea vita?
Per l'installazione della linea vita è indispensabile avere l'idoneità tecnica ed amministrativa che il committente è tenuto a verificare come disposto dal d.l 81/2008, art. 26. per quanto riguarda poi l'utilizzo, prevedendo l'uso di dpi di iii categoria, è necessario aver preso parte allo specifico corso di formazione informazione ed addestramento.
Quante persone possono utilizzare contemporaneamente la stessa linea vita?
E' indicato dal produttore e riportato all'interno del manuale di uso e manutenzione che deve essere fornito dall'impresa installatrice.
E' meglio un palo rigido o ad alta deformazione?
Sta’ al progettista individuare la soluzione migliore. in genere i pali ad alta deformazione vengono utilizzati per scaricare meno forza sulla struttura sottostante qualora non sia in grado di sopportare le sollecitazioni che riceverebbe utilizzando un palo più rigido.
Posso utilizzare la linea vita per eseguire lavori in copertura senza dover montare il ponteggio?
In funzione della tipologia di lavoro da eseguire si potrà valutare di utilizzare la linea vita per operazioni in copertura che richiedano un numero massimo di addetti pari al massimo numero di perone contestualmente assicurabili alla linea vita installata. va tutta via considerato il tipo di lavoro in quanto non sempre preferire la linea vita a sistemi di protezione collettivi quali ponteggio o parapetti si rivela la soluzione economicamente più vantaggiosa poiché limita il numero di persone che possono accedere alle coperture e rallenta l'esecuzione dei lavori che gli addetti devono eseguire costantemente assicurati alla linea vita.
SOSTITUZIONE VELARI – LUCERNARI - TRASLUCIDI
Che differenza c'è fra vetroresina e policarbonato ?
La vetroresina è decisamente più economica ma ha il difetto di ingiallire velocemente e a causa delle resine che la compongono è decisamente meno elastica del policarbonato. Il policarbonato trattato ai raggi UV mantiene invece la trasparenza iniziale e la maggiore elasticità lo rende più resistente a fenomeni estremi quali grandine o forte vento.
E' meglio il policarbonato compatto o alveolare?
La principale caratteristica del policrbonato compatto è la resistenza agli urti ed ai graffi. Il policarbonato alveolare è meno resistente ma di contro più leggero, facile da montare ed economico; Aumentando poi il numero delle celle è possibile incrementarne il potere isolante. Si tratta di materiali simili con elevata resistenza agli agenti esterni per cui la scelta fra i due tipi di prodotto dipende per lo più dalle specifiche esigenze e cessità.
Il policarbonato resiste alla grandine ?
L'elevata elasticità del policarbonato lo rende il materiale ideale per interventi in copertura in quanto garantisce una buona resistenza ad eventi atmosferici anche estremi. La lastra può essere compatta o alveolare. Le lastre compatte hanno maggiori spessori ed elevate resistenze all'urto mentre le lastre alveolari, formate da diverse intercapedini, hanno un maggior potere isolante ma resistenze all'urto leggermente inferiori.
Il policarbonato mi aiuta a ridurre le dispersioni di calore ?
Certamente, aumentando lo spessore della lastra ed il numero degli alveoli è possibile raggiungere i limiti di trasmittanza richiesti per poter accedere alle detrazioni fiscali del 50% (efficientamento energetico).
A cosa serve il velario interno ?
Il velario interno, in funzione dello spessore, contribuisce a migliorare la trasmittanza del sistema lucernario + velario. Ha poi una funzione estetica in quanto nasconde le reti anti caduta e lo spessore dei tegoli.
Le reti anti caduta sono obbligatorie ?
In caso di nuova realizzazione sono sicuramente obbligatorie in quanto fanno parte dei dispositivi anti caduta da prevedere in copertura per futuri interventi manutentivi. Per interventi di sostituzione potrebbe non essere richiesto ma è sicuramente buona norma prevederle in quanto il costo necessario per installarle in secondo momento sarebbe decisamente maggiore.
Ma siete sicuri che i miei lucernari in vetroresina possano essere sostituiti con quelli in policarbonato ?
I profili grecati disponibili sono numerosissimi in quanto devono potersi combinare con buona parte delle lamiere e dei pannelli sandwich commercializzati. Vi sono poi profili ondulati e sistemi di fissaggio per pannelli piani. La gamma di prodotti è talmente ampia che si troverebbe sicuramente un sistema compatibile con i suoi attuali lucernari in vetroresina.
Dai lucernari escono dei camini, dovrò poi chiamare qualcuno per ripristinarne l'impermeabilizzazione ?
No, pensiamo a tutti noi con i nostri lattonieri.
Ma dai nuovi lucernari non entrerà troppa luce, ho sentito di capannoni dove sono state posizionate reti ombreggianti in copertura per ridurre la luminosità dei nuovi lucernari ?
Ne vediamo anche noi ma vuol dire che sono stati utilizzati i prodotti sbagliati. Lucernari e velari possono essere trasparenti o opalini. Quelli opalini hanno una colorazione bianco latte che scherma parte dei raggi solari e vanno assolutamente previsti in determinate situazioni. Al fine di evitare spiacevoli sorprese è fondamentale valutare l'altezza da terra dei nuovi lucernari e la tipologia di attività che viene svolta all'interno del capannone.
I lucernari possono essere apribili ?
I lucernari possono essere montati su telai fissi o apribili, l'apertura può essere manuale o con attuatore elettrico da terra. Esistono poi una serie di accessori quali sensore vento e pioggia utili a chiudere automaticamente il lucernario in caso di maltempo, con la duplice utilità di evitare che il lucernario possa danneggiarsi e che possa entrare acqua all'interno del capannone. Se il lucernario ha funzione di evacuatore fumo (ENFC), per edifici soggetti a prevenzione incendi, il telaio è collegato a cilindri pneumatici collegati a valvole termiche ed azionati da gas CO2, utili ad aprire automaticamente il lucernario al superamento di determinate temperature all'interno del capannone.
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