La transizione verso modi di produzione e consumo più sostenibili è diventata una delle grandi sfide della contemporaneità. La nuova legislazione rende possibili e convenienti forme di aggregazione come le comunità energetiche rinnovabili (CER). Cittadini, attività commerciali e imprese, enti territoriali, enti religiosi e autorità locali possono unirsi per produrre e condividere la propria energia prodotta da fonti rinnovabili.
La comunità energetica è un ente giuridico che può essere ad esempio cooperativa o società del Terzo settore, associazione o fondazione il cui perimetro è determinato dall'estensione della cabina primaria di riferimento. Vi è la possibilità di progettare Comunità Energetiche anche più estese, a livello nazionale, ma si perdono a nostro avviso le potenzialità che avrebbe una Comunità Energetica legata al territorio, un modello che dovrebbe favorire lo sviluppo di una rete sostenibile in grado di valorizzare la partecipazione attiva e la responsabilità condivisa, contribuendo a costruire un futuro più ecosolidale e rispettoso dell'ambiente.
Possono aderire alla comunità privati o società, sotto forma di Prosumer (produttore-consumatore), Consumer (consumatore) o entrambi. Il Prosumer è un soggetto attivo che dentro la CER si doterà di impianti ad energia rinnovabile per abbattere i propri consumi energetici condividendo con la CER l'energia in eccesso.
Il Consumer è invece un soggetto passivo che non effettua investimenti ed entra nella CER senza alcun costo beneficiando del risparmio utilizzando l'energia immessa dentro la CER dai Prosumer.
Una delle caratteristiche delle comunità energetiche è la naturale predisposizione a variare la propria composizione con soci in entrata o uscita e la sua capacità di estendersi nel tempo. A tal fine saranno individuate le superfici più idonee ad ospitare nuovi impianti di produzione e le utenze con i profili di consumo più consoni all'equilibrio energetico della comunità in un'ottica di continua ricerca ed espansione.
La tariffa premio incentivante TIP viene erogata per 20 anni al soggetto gestore della CER, l'importo è determinato partendo da una quota fissa definita in base alla potenza dell'impianto, una quota variabile in funzione del prezzo di mercato zonale dell'energia e un fattore correttivo geografico. Schematicamente le tariffe possono essere così riepilogate:
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